Qualche curiosità sulla vita notturna a Roma antica, perchè la storia non è solo date e nomi, ma soprattutto cultura, abitudini quotidiane e...divertimento!
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Nell'antichità la "movida" non mancava affatto.
Roma era una città rumorosa ("clamosa") e i carri continuavano a circolare anche in piena notte, nonostante il buio pesto. Passeggiare per le strade poteva quasi essere pericoloso: numerose orde di giovani di buona famiglia, dopo un baccanale (con tanto di "certamen in bibendo", ossia record di bevute), si divertivano spesso a molestare chiunque avessero trovato sul loro cammino.
La gente più umile, invece, amava ubriacarsi nelle "popinae", bettolacce unte e spesso clandestine in cui proliferava il gioco d'azzardo che, benchè proibito per legge, attrasse a sè anche imperatori integerrimi come Augusto o Claudio.
Esisteva persino un quartiere, Suburra, che avrebbe fatto invidia anche al noto quartiere a luci rosse di Amsterdam!
In alcune pagine di Giovenale, poeta satirico vissuto 2000 anni fa, sembra proprio di vivere un moderno sabato sera qualsiasi, in zona Navigli a Milano, o Murazzi a Torino o, perchè no, in piazza Cavour a Vercelli...
Fonte: WEEBER, Karl-Wihlem. La vita notturna nell’antica Roma, Roma, Newton Compton Editore, 2005.

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